- Pubblicata il 25/10/2018
- Autore: GABRI-FIBRA
- Categoria: Racconti erotici lesbo
- Pubblicata il 25/10/2018
- Autore: GABRI-FIBRA
- Categoria: Racconti erotici lesbo
ESPERIMENTI LESBO-SADO-MASO – secondo tempo - Cormons (UD) - Salerno Trasgressiva
- Adesso devo proprio andare... “Bello bello, brava brava, basta basta...”.
Era la frase in codice che dicevamo sin da ragazze per sfanculare i ragazzi che insistevano a provarci o che iniziavano a limonare con una di noi. Eravamo lesbiche e stavamo insieme nascondendo a tutti la nostra intimità dietro l'apparenza di una amicizia morbosa. Poi, negli anni, Laura è rimasta tale e quale, mentre io ho fatto anche altre esperienze etero e mi sono sposata con un uomo perchè ero rimasta incinta. Comunque la fiamma tra di noi non si era mai spenta e ogni tanto ci incontravamo in segreto e facevamo sesso saffico.
Mi son alzata in piedi, ma una frustata mi ha colpito sulle gambe, sotto la gonna. Io le ho dato uno schiaffone sulla faccia e lei mi ha spinto sul letto, sollevando la gonna fino alle mutandine e sfilandole rapidamente. Ha cominciato a sorridere e con la sua bocca rossa, le sue labbra sensuali han cominciato a mordere le labbra della mia fica, che si dilatavano e diventavan calde e sempre più rosse di rossetto e di sangue. Io la graffiavo sul culo e sulle cosce nude e non sapevo se volevo fermarla o lasciarla continuare.
Laura ha capito la mia indecisione e ne ha approfittato per levarmi gonna, felpa e reggiseno con entrambe le mani. La sua bocca era come una ventosa in mezzo alle gambe. Potevo sentire il respiro caldo e la lingua che lentamente cancellava ogni mia resistenza. Gemevo ad occhi chiusi e percepivo l'onda di piacere che saliva su, verso la pancia, le tette, fino al cervello.
Ho raggiunto un primo orgasmo e stavo quasi per venire un'altra volta, quando lei si è bloccata improvvisamente, ha preso il frustino ed ha iniziato a "punirmi". Mi ha colpito ripetutamente il culo fino a farmi urlare dal dolore. Ho reagito dandole un altro ceffone, ma lei mi ha mollato un pugno in faccia, son svenuta per qualche secondo e mi son svegliata con mani e piedi legati al letto, a gambe larghe, imbavagliata, sdraiata a faccia in giù, completamente incapace di difendermi.
Mi ha messo un cuscino sotto la pancia e mi ha inculato con un vibratore sottile e lubrificato. Avrei voluto insultarla e sputarle addosso, ma invece ero eccitatissima e godevo scandalosamente, non riuscivo più a fermarmi.
Laura continuava a penetrarmi. I movimenti diventavano più profondi e desiderabili, mentre lei si masturbava osservandomi ossessivamente. Ha goduto insieme a me quando ha visto che avevo un altro orgasmo. Poi mi ha slegato, baciato, accarezzato e coccolato per mezz'ora. Ero incazzata ed estasiata. Stavo zitta perché non potevo credere a quello che mi aveva fatto. Proprio lei, Laura, la mia ragazza da sempre. Ero confusa.
Ho preso il cellulare ed ho chiamato casa dicendo che il treno era in grave ritardo per un suicidio e che prima la linea non prendeva perchè eravamo in aperta campagna.
Son rimasta scombussolata per tutto il giorno, non tanto per aver accettato questo atto sado-maso, ma per il fatto che mi era piaciuto un casino.
FINE
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